Marcella Branz
– Rosalba Trentini
Punto Ottico, Contra’ Daniele Manin, 22
Orario: 9-12,30 e 15.30 -19.30
Aperto il 4 e 11 dicembre pomeriggio, 18 e 19 dicembre tutto il giorno.
Chiude il 5 gennaio 2017
Inaugurazione . sabato 26 novembre alle ore18
La serata del 17 dicembre alle ore 19:00, organizzata da Tangostudio di Patrizia Gasparin, è dedicata a brani di Tango interpretati dai ballerini Patrizia Gasparin, Jacopo Argentesi, Valentina Ros
setto, Edoardo Stella, Elena Zambonin, Bruno Massimo Bertoldo, Viviana Vialetto, Hector Guerero.
PRESENTAZIONE
È il vasto mondo del nord la fonte ispiratrice dell’esposizione e, per Marcella Branz, sono i luoghi delle terre settentrionali europee e canadesi della Nuova Scozia, dell’isola di Fogo, e dell’Islanda ad essere fissati nella fotografia in bianco e nero. Immenso Nord è anche il titolo dell’esposizione, dove in ogni immagine la realtà per Branz appare in un tempo sospeso, ed ogni cosa sembra avvolta da unamorbida luminosità. Il tempo vive di lievità, e lo sguardo rinvia al mondo del disegno, proprio dell’attività dell’architetto. La luce che entra nelle case dilata ed esalta rendendo crepitante il legame con ilchiaroscuro e con l’ombra, dove le figure e le stanze si consegnano ad un improvviso chiarore che nel cedere si distende lentamente in soffice penombra. E la luce sull’acqua, coglie la quiete e i riflessi, si allunga sulle rive nell’atmosfera alimentando nella lontananza il senso della solitudine, il risalto delle bianche case dai nitidi volumi immersi nel chiaroscuro.
Rosalba Trentini dipinge degli oggetti sottratti alla quotidianità e li pone accanto a dei paesaggi ed a delle figure femminili, che per luce e colore si esprimono in poesia. Li sceglie dipingendoli nei dettagli, anche minimi, inseriti nello spazio da protagonisti nel loro naturale cromatismo. L’attenzione è costante e tra i reperti del giorno una lampadina pendente da un soffitto a travi acquista un valore esistenziale. La pittura, attraverso le pennellate la trasforma in materia sfinita dal tempo, dove anche il vetro del lume, per luce, acquista verosimiglianza. E nel proseguire della mostra entrano alcuni dipinti di figure, tutte solitarie immagini femminili slegate dal presente. Tra queste, un volto dalle palpebre abbassate e un dito sulla bocca, appare colto in un momento di sospensione. Un azzurro delicato sfuma i contorni e lo stile per scioltezza e morbidezza del colore alimenta la forma del viso nel variare soffuso della luce.
Maria Lucia Ferraguti