Personale di pittura
I Maestri, i luoghi, gli affetti.
I materiali, la sperimentazione.
Le scoperte nelle prove costanti e continue.
Gli scambi, le letture.
Gli occhi per vedere e le mani che lavorano.
Le idee che si affacciano e si impongono.
Le serie di lavori che nascono una dall’altra,
intimamente connesse,
anche se possono sembrare lontane tra loro.
Tela, carta, filo.
Cenere, argilla, carbone e oro.
Colore e segno.
Questi sono gli imprescindibili incontri che ritmano il mio respiro.
Gli scrolls, i libri arrotolati, viaggianti, da stendere sul tavolo e le tele di Lia Malfermoni raccontano nelle opere di parole in forma di segni e di segni simili a scritture, di caratteri a stampatello stesi nel fluire dell’inchiostro indiano, di echi di impronte di foglie, di ricerche archeologiche ed alchemiche, di macchie e richiami a memorie palladiane. Raccolgono minuscoli collages, sono bagnati di ruggine ed i loro cromatismi derivano da spezie, argille, pastelli, catramina. Distante, sullo sfondo degli scrolls, i colori azzurri respirano appena fra le polveri d’oro. Nella mostra dal titolo Codici variabili, a cura di Maria Lucia Ferraguti, che si inaugura il 23 settembre alle ore 18, con il patrocinio del Comune e di Axa, la sensibilità entra come primo elemento nella mostra, definisce la scelta dei materiali e dei colori e trasforma Malfermoni in una regista della conoscenza.
“Cercare, sperimentare, trovare… come Picasso…” afferma. Un’impronta di mano indica l’attitudine a far convivere nello stesso spazio motivi differenti, memorie, brani di immagini. Malfermoni unisce nel tempo le esperienze alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia con gli artisti Crippa, Finzi, Kramer,i Libri d’Artista e la scuola di calligrafia, riflessi nelle stoffe lievissime, nei segni leggerissimi posti accanto a colature di colore. Conduce laboratori creativi per Scuole e Comuni e, negli scorsi anni, per l’Università di Padova. Ha collaborato con case editrici, compagnie teatrali, gruppi musicali, comuni, associazioni, scuole, per la realizzazione di materiali artistici. Ha esposto in numerose personali e collettive di pittura e libro d’artista, in Italia e all’estero, ottenendo più volte premi e segnalazioni.
La mostra, aperta nello spazio della Galleria QU.BI. in Corso Fogazzaro n° 21
con orario da lunedì a venerdì 10-13 e 15-18,30, sabato e domenica 16-19,
chiude il 7 ottobre 2017.
Concerto con gli “Yerbamate” sabato 30 settembre alle ore 18.