Marc Chagall ne La Crocifissione bianca descrisse non solo la crocefissione di Gesù ma anche il dramma degli ebrei in Europa sul finire degli anni Trenta del secolo scorso. Marc Chagall raffigurò la Croce ispirandosi alle tradizioni iconografiche della Russia, e quest’opera racconta la Passione di Gesù ma anche la persecuzione degli ebrei in Europa centrale e orientale: la distruzione compiuta dai soldati delle pogrom e le razzie antisemite, compiute tra il 1881 e il 1921 dai soldati dell’esercito russo contro gli ebrei. Anche i comunisti di Stalin intrapresero una terribile persecuzione antisemita e al termine della Seconda Guerra Mondiale, altri pogrom vennero intrapresi contro i sopravvissuti alla Shoah. Questo dipinto idealmente opera una sintesi simbolica e iconica di tutte le sofferenze umana. Gesù è disprezzato da tutti, anche da quelli di casa sua, divenendo però l’emblema del giusto sofferente, del Messia che prende su di sè la debolezza, e di ogni vittima… trasformando la storia con un’offerta d’amore assolutamente libera e liberante. Al centro, la grande figura di Cristo crocifisso cinto del tallit ebraico a mo’ di perizoma. Intorno a Lui le scene di distruzione e persecuzione subite dal popolo ebraico. Il tallit è lo scialle cerimoniale che i pii ebrei indossano durante la preghiera. In alto, sulla croce la scritta in latino “INRI” descrive nelle iniziali latine la sua condanna e la scritta che compare al di sotto è in lingua ebraica. Chagall, colto artista, aveva letto attentamente anche i Vangeli e accolse la figura di Gesù come il martire ebreo che si sacrifica per il bene dell’umanità. Il Cristo con gli occhi chiusi sembra citare i dipinti in cui Gesù è raffigurato dormiente sulla croce: una morte che prefigura la vittoria pasquale. La tradizionale corona di spine che Cristo indossa sul capo è sostituita da una stoffa bianca. La scala simbolicamente unisce il cielo e la terra, l’umanità e Dio. Le persone raffigurate all’interno della piccola imbarcazione sono profughi. Nell’angolo in basso a sinistra è raffigurata una Torah, la Legge Ebraica, che viene messa in salvo, La Menorah, il candelabro a sette braccia, ricordano i sette giorni della creazione come descritto nel libro della Genesi della Bibbia. La sinagoga in fiamme ricorda le sinagoghe bruciate durante la Seconda Guerra Mondiale. Chagall dipingendo la figura di Cristo allude alle persecuzioni verso il popolo ebraico e all’uccisione di milioni d’innocenti, e compie un’operazione di comunione fra il cristianesimo e l’ebraismo.